Ahmed Saadat, leader di sinistra imprigionato in Israele, se ne esce in favore della soluzione dello stato unico.

 

 
Nostra traduzione dall’International Middle East Media Center
 
Ahmed Saadat, il leader incarcerato della formazione di sinistra "Fronte
Popolare per la Liberazione della Palestina", ha detto in un’intervista
rilasciata mercoledì all’agenzia Reuters che l’unica via per terminare
il conflitto israelopalestinese è quella dello stato unico con eguali
diritti per gli ebrei ed i palestinesi.

Rispondendo alle domande scritte inviategli dalla Reuters attraverso le
autorità carcerarie israeliane Saadat ha detto che un nuovo giro di
negoziati con Israele peggiorerà soltanto le divisioni tra i
palestinesi, e non risolverà il problema.

Recentemente il presidente statunitense Barack Obama ha proposto un
nuovo giro di colloqui, ma molti palestinesi rimangono scettici, visto
che i passati "colloqui di pace" hanno portato ad ulteriori perdite
della loro terra e della loro libertà.

<<I negoziati saranno soltanto una copertura per il prosequio di
una politica Israeliana costruita sulla continuazione
dell’occupazione>> ha scritto Saadat nella sua dichiarazione,
aggiungendo che <<Continuare i negoziati, diretti od indiretti,
avrà conseguenze sugli sforzi di rimarginare la spaccatura palestinese e
di raggiungere la riconciliazione.>>

Il governo palestinese non eletto di Mahmoud Abbas e del partito di
al-Fath ha espresso il suo appoggio per un nuovo giro di negoziati con
Israele, ed anche la Lega Araba ha pubblicato una dichiarazione di
supporto per un potenziale giro di quattro mesi di colloqui. Ma Saadat
ha fatto presente che gli israeliani hanno già violato le precondizioni
per tali colloqui continuando a costruire gli insediamenti illegali
sulla terra palestinese malgrado vi fosse un accordo su un divieto
temporaneo di edificazione.

Saadat è detenuto in Israele dopo che l’IDF lo ha rapito nel 2006 dalla
prigione dell’Autorità Palestinese a Gerico grazie ad un assalto
sanguinoso e brutale. In principio è stato accusato di coinvolgimento
nell’omicidio di Rehavem Zeevi, ministro israeliano del turismo, nel
2001, ma queste imputazioni crollarono per mancanza di prove. Comunque
le autorità israeliane hanno deciso di comminargli una condanna a 30
anni di reclusione, malgrado le accuse contro di lui ancora non siano
chiare.

Nella sua dichiarazione Saadat ha detto che il presidente statunitense
Barack Obama sta proponendo i colloqui per mascherare la propria
"impotenza" sui tentativi di creare quel cambiamento significativo e
quel "nuovo inizio" che aveva promesso nelle relazioni tra gli Stati
Uniti ed il mondo musulmano.

Un numero sempre maggiore di persone di sinistra (israeliane e
palestinesi) stanno guardando alla soluzione dello stato unico come la
fine potenziale dell’ultradecennale conflitto israelopalestinese.
Soluzione in cui i palestinesi e gli israeliani dovrebbero avere uguali
diritti in uno stato democratico. La maggior parte degli ebrei
israeliani si oppone all’idea perchè li renderebbe uguali ai
palestinesi, invece di mantere quella posizione privilegiata che ora
hanno in Israele.

 
 
 

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