Nel silenzio e nell’indifferenza della comunità internazionale
continua il lento genocidio della popolazione palestinese nella
striscia di Gaza. Al criminale embargo in atto contro la popolazione civile da anni, la maggioranza della quale vive in condizioni disumane nei campi profughi, alla costruzione di nuovi insediamenti israeliani, la confisca di terre, la demolizione di case e l’abbattimento degli ulivi (primaria fonte di sostentamento), alla chiusura dei confini terrestri e al blocco navale che rendono Gaza un’enorme prigione a cielo aperto, il 27 dicembre scorso, Israele ha sferrato un criminale attacco militare, la cosiddetta operazione “piombo fuso”, di fatto accanendosi contro la popolazione civile, attraverso fitti bombardamenti con armi di distruzione di masse anche al fosforo bianco, provocando la morte di oltre 1400 persone di cui un terzo bambini, e distruggendo abitazioni e infrastrutture, cercando la soluzione finale di pulizia etnica alla questione palestinese. Ora con implacabile ferocia perdura l’embargo, il quale non fa che aggravare una situazione già drammatica.
Nel corso dell’operazione militare sono state colpite anche molte strutture sanitare ed ospedaliere.
Per questo vogliamo contribuire in modo attivo a sostenere l’acquisto di una macchina per la TAC per l’ospedale Al Awda, nel nord di Gaza. Il progetto complessivo è quello di realizzare un centro
medico con dentro le attrezzature necessarie per diagnosticare tutte le patologie, soprattutto durante le emergenze.
C’è quindi la necessità costante di apparecchiature, strutture e di
personale specializzato, che sia in grado di curare una popolazione
costantemente sotto tiro. Ci vogliamo fare carico di raccogliere una certa somma di denaro attraverso iniziative pubbliche, cene sociali, momenti di informazione e documentazione, rassegne cinematografiche, che verranno portati direttamente a Gaza attraverso nostre delegazioni che si recano costantemente in Palestina sin dall’inizio della Prima Intifada.
Una solidarietà politica attiva alla causa palestinese enon una forma di assistenza sul piano umanitario, la nostra solidarietà deve tradursi in una azione politica quotidiana, incessante, per conseguire la fine dell’occupazione colonialista e di apartheid sionista, per non consentire il radicamento di strutture religio se integraliste, per una resistenza laica e fuori dalla logica di negoziazioni fallimentari e di collusioni con la politica della diplomazia internazionale vergognosamente schierata con Israle, confrontandoci sulla resistenza e sulle prospettive del popolo palestinese e dando un contributo vitale alla realizzazione delle strutture necessarie.
Assemblea di solidarietà per la Palestina – Castelli Romani
per informazioni ed adesioni: difendipalestina@autistici.org
L’assemblea si riunisce tutti i lunedì alle 19:00 presso la sede di Via Costarella, 19 (Genzano di Roma)