Senato statunitense approva il finanziamento della “cupola di ferro” israeliana

Nostra traduzione da International Middle East Media Center

Il senato statunitense ha approvato il piano presidenziale per concedere ad Israele più di 200 milioni di dollari USA, indirizzati allo sviluppo della "Cupola di Ferro" israeliana che dovrebbe intercettare i missili a corto raggio. […]

 

Progetto della

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Anziano ucciso dall’esercito a Gaza

Nostra traduzione da International Middle East Media Center

Sabato i soldati israeliani hanno sparato ad un uomo di 75 anni, ed hanno ferito un altro palestinese in un altro attacco vicino il confine di Gaza. Continue reading

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Proteste dopo il no di Israele a Noam Chomsky

da Nena News

Respinto perche’ avrebbe incontrato solo palestinesi

A Noam Chomsky non  e’ stato permesso di superare la frontiera di
Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, perche’ l’intellettuale ebreo
americano aveva in programma incontri soltanto con palestinesi e non
anche in Israele. Lo hanno ammesso a mezza bocca le autorita’
israeliane che ieri hanno ordinato alle guardie di frontiera di
stampare “ingresso vietato” sul passaporto di Chomsky (rimasto in
attesa per oltre tre ore al valico) quando si e’ presentato al ponte di
Allenby proveniente da Amman. Una portavoce del ministero dell’interno
israeliano, Sabine Haddad, ieri si era  limitata a dire che Chomsky non
era stato fatto entrare «per vari motivi». E’ pero’ apparso chiaro che
non avendo Chosmky in programma conferenze ed incontri in Israele, i
vertici politico-militari dello Stato ebraico, hanno deciso di non
lasciarlo passare. La portavoce Sabine Haddad  ha precisato che il
Cogat, il Coordinamento israeliano per gli affari civili nei Territori
occupati palestinesi, potrebbe dare il via libera a Chomsky ma solo per
recarsi in Cisgiordania. In Israele comunque non avra’ modo di entrare.
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Gerusalemme: la società civile ricorda la Nakba

da Nena News

L’iniziativa e’ stata anche una protesta contro i coloni

La
marcia che si é svolta il 15 maggio nel centro di Gerusalemme Est é
stato uno degli eventi organizzati dalla Rete della Società Civile (una
coalizione di associazioni che hanno sede e svolgono le loro
attività  nella parte araba della città  occupata nel 1967) per
commemorare la Nakba. Continue reading

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Scienziato israeliano: è ora di rivelare il possesso di armi atomiche

da Nena News

Uzi Even ha lavorato alla centrale atomica di Dimona

Tel Aviv, 12 maggio 2010 (foto dal
sito www.tau.ac.il)
Nena News – Un noto ed importante scienziato israeliano si appella al
suo governo affinché ponga fine al lungo silenzio sul programma nucleare
militare e autorizzi ispezioni al reattore di Dimona. Continue reading

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Cresce la preoccupazione israeliana per la campagna internazionale di boicottaggio, disinvestimento, sanzioni (BDS). Emblematico editoriale di una agenzia israelian

Un editoriale di Ynet news (agenzia israeliana) rivela le
preoccupazioni e le contromisure che l’establishment israeliano intende
prendere
contro la campagna di pressioni internazionali avviatasi con le
iniziative BDS
in tutto il mondo. Ultima in ordine di tempo nel nostro paese,
l’iniziativa di
contestazione alla multinazionale farmaceutica israeliana "Teva" alla
Fiera
Cosmofarma di Roma sabato scorso. L’editoriale di Ynet news è stato
tradotto da
Stephanie Westbrook.


Contrastare la
guerra "soft"
Fayyad si
rende conto del potenziale potere della guerra "soft" contro Israele; 
anche noi dovremmo

di Asher
Fredman

5 maggio
2010

Israele sta
prendendo coscienza della crescente minaccia della guerra "soft"
perseguita a
livello internazionale contro il paese. Pare che l’artista jazz Gil
Scott-Heron
abbia disdetto il suo prossimo concerto a Tel Aviv, e questo è solo
l’ultimo
risultato della crescente campagna per promuovere un boicottaggio
culturale
contro Israele. L’assalto contro la vice ambasciatrice di Israele nel
Regno
Unito mentre completava una sua relazione universitaria il 28 aprile è
un altro
segnale che la guerra "soft" può ben presto trasformarsi in una
"dura".
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Solidarietà ai compagni romani

L’assemblea dei castelli riceve ed inoltra il comunicato della Rete Romana di solidarietà con il popolo palestinese. Ai /le compagn* denunciat* va tutta la nostra solidarietà.

AZIONE
BDS CONTRO STAND DI AZIENDA ISRAELIANA ALLA FIERA DI ROMA “COSMOFARMA” –

DENUNCIATI
5 ATTIVISTI DELLA RETE ROMANA DI SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO PALESTINESE

Oggi,
sabato 8 maggio si è svolto a Roma un presidio, promosso dalla “Rete
Romana di
Solidarietà con il Popolo Palestinese” (che raccoglie attivisti di
numerose
associazioni e comitati al fianco della lotta di liberazione
palestinese), di
fronte all’entrata Nord della Fiera di Roma, al cui interno erano
presenti gli
stand per la
fiera
di prodotti farmaceutici

CosmoFarma, che ospitava migliaia di operatori del settore. La Rete
Romana di
Solidarietà con il Popolo Palestinese, che aderisce alla Campagna
Internazionale
per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni dell’economia
israeliana,
ha voluto in questo modo sensibilizzare il pubblico della fiera sulla
Campagna
BDS, invitando medici, farmacisti e semplici visitatori a non
acquistare i
prodotti dell’azienda farmaceutica israeliana TEVA,
primo
fabbricante
mondiale di medicine generiche, e dell’azienda L’Orèal, che attraverso i
forti
investimenti in Israele sta contribuendo al rafforzamento di un’economia
di
guerra come quella israeliana. Continue reading

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Striscia di Gaza: agricoltori nel mirino dell’esercito israeliano.

 

 

da Infopal

Khan Younis. Fonti locali
hanno reso noto che, da questa mattina, le forze di occupazione
israeliane stanno sparando contro gli agricoltori della cittadina di
Khuza’a, nel distretto di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.

In
questo periodo, i contadini raccolgono il grano nei propri campi, ma
sono presi di mira dai soldati di Israele appostati sulle torri di
guardia, lungo il confine con la Striscia.

 

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Ahmed Saadat, leader di sinistra imprigionato in Israele, se ne esce in favore della soluzione dello stato unico.

 

 
Nostra traduzione dall’International Middle East Media Center
 
Ahmed Saadat, il leader incarcerato della formazione di sinistra "Fronte
Popolare per la Liberazione della Palestina", ha detto in un’intervista
rilasciata mercoledì all’agenzia Reuters che l’unica via per terminare
il conflitto israelopalestinese è quella dello stato unico con eguali
diritti per gli ebrei ed i palestinesi. Continue reading
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«Basta tasse», il Fplp lancia rivolta anti-Hamas

 

 

Da ilManifesto del 29/04/2010

 di Michele Giorgio
«Basta tasse». Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FplP) guida la protesta a Gaza contro l’aumento delle tasse deciso di recente dal governo di Hamas per sostenere la sua sempre più pesante struttura amministrativa e le sue forze di sicurezza (in totale 40 mila dipendenti). Continue reading

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