Proteste dopo il no di Israele a Noam Chomsky

da Nena News

Respinto perche’ avrebbe incontrato solo palestinesi

A Noam Chomsky non  e’ stato permesso di superare la frontiera di
Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, perche’ l’intellettuale ebreo
americano aveva in programma incontri soltanto con palestinesi e non
anche in Israele. Lo hanno ammesso a mezza bocca le autorita’
israeliane che ieri hanno ordinato alle guardie di frontiera di
stampare “ingresso vietato” sul passaporto di Chomsky (rimasto in
attesa per oltre tre ore al valico) quando si e’ presentato al ponte di
Allenby proveniente da Amman. Una portavoce del ministero dell’interno
israeliano, Sabine Haddad, ieri si era  limitata a dire che Chomsky non
era stato fatto entrare «per vari motivi». E’ pero’ apparso chiaro che
non avendo Chosmky in programma conferenze ed incontri in Israele, i
vertici politico-militari dello Stato ebraico, hanno deciso di non
lasciarlo passare. La portavoce Sabine Haddad  ha precisato che il
Cogat, il Coordinamento israeliano per gli affari civili nei Territori
occupati palestinesi, potrebbe dare il via libera a Chomsky ma solo per
recarsi in Cisgiordania. In Israele comunque non avra’ modo di entrare.

Immediate le proteste di palestinesi e pacifisti israeliani verso
una decisione che lo stesso Chomsky ha definito “stalinista” e che a
molti e’ apparsa una ritorsione. Mustafa Barghuti, esponente politico
palestinese di primo piano che avrebbe dovuto ricevere Chomsky, ha
tenuto questo pomeriggio una conferenza stampa a Ramallah, assieme a
Mamduh Aker (Commissione indipendente per i diritti civili), per
denunciare con forza l’abuso commesso dalle autorita’ israeliane.
Barghuti ha spiegato avrebbe dovuto accompagnare Chomsky in un tour in
Cisgiordania e spiegargli la realta’ dell’occupazione
militare israeliana, della colonizzazione ebraica e della ”creazione di
un sistema di Apartheid”. 

    L’intellettuale americano, noto per le sue forti critiche alla
politica israeliana, intendeva recarsi all’università di Bir Zeit dove
avrebbe dovuto tenere un serie di lezioni agli studenti palestinesi.
Dopo l’offensiva israeliana «Piombo fuso» contro Gaza (1.400
palestinesi uccisi) all’inizio del 2009, Chomsky dichiarò che «coloro
che sostengono Israele, in realtà appoggiano la sua degenerazione
morale».
Intervistato ieri sera ad Amman dalla rete televisiva israeliana
“Canale 10”, Chomsky ha ricordato di aver tenuto in passato conferenze
anche nelle università ebraiche e che alla luce di cio’ l’atteggiamento
delle autorita’ israeliane e’ inaccettabile.

      Nato nel 1928, Chomsky è un linguista e teorico della
comunicazione. Professore emerito di linguistica al Massachusetts
Institute of Technology è riconosciuto per aver dato il più rilevante
contributo alla linguistica teorica del XX secolo. Attivista tra i più
noti del movimento americano contro la guerra nel Vietnam, qualche anno
fa ha affermato che «La globalizzazione non è un fenomeno naturale, ma
un fenomeno politico concepito per raggiungere obiettivi ben precisi».

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