Colpiti donne e bambini. Ucciso anche un capo militare di Hamas nel più pesante bombardamento della Striscia dalla fine dell’offensiva «Piombo fuso».
Il raid aereo israeliano più pesante contro Gaza dai tempi dell’offensiva «Piombo fuso» (dicembre 2008) è scattato venerdì notte poco dopo le 23.30 con una bomba sganciata da un F-16 sull’Accademia di polizia «Yasser Arafat», nel perimetro del Muntada. Testimoni hanno riferito che i vetri delle finestre sono andati in frantumi nel raggio di un chilometro dal punto dell’esplosione. Nello stesso momento venivano colpiti obiettivi nella zona del porto di Gaza city e a Beir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Secondo fonti degli ospedali di Gaza, almeno 17 civili sono rimasti feriti, tra i quali alcune donne e tre bambini. Gli aerei israeliani hanno preso di mira anche i tunnel alla frontiera con l’Egitto senza causare vittime. Un altro raid aereo è stato compiuto contro un caravan in quel momento vuoto. Questa mattina la popolazione ha riferito di scene di panico e di migliaia di persone che in tutta la Striscia di Gaza hanno dormito all’aperto per paura dei bombardamenti. Si sono riviste scene simili a quelle di un anno e mezzo fa quando Israele scatenò l’offensiva militare “Piombo fuso” contro Gaza costata la vita a 1.400 palestinesi, il ferimento di almeno altri 5mila e la distruzione di migliaia di case ed edifici.
Nei bombardamenti di ieri è rimasto ucciso Issa Batran, comandante del braccio militare di Hamas nel centro della Striscia di Gaza. Ad ucciderlo è stato un razzo sparato da un aereo contro un’abitazione nel campo profughi di al-Maghazi. L’esplosione ha causato il ferimento di alcuni civili. Il braccio armato di Hamas ha minacciato vendetta . Il movimento islamico ieri aveva sparato un razzo «Grad» (katiusha) verso la città israeliana di Ashqelon senza provocare vittime.