di Giovani Palestinesi in Italia
Per le masse del nostro eroico popolo palestinese in patria e in Shatat (Diaspora)
Un nuovo capitolo nel processo di riconciliazione nazionale palestinese si sta svolgendo senza che sia messa fine alla frattura politica che indebolisce e divide il nostro popolo di fronte alla causa nazionale. Nel momento in cui le fazioni palestinesi concludono i loro incontri al Cairo, il mistero mette in ombra i risultati dei colloqui svolti, con l’uscita di dichiarazioni contrastanti su ciò che è stato deciso e ciò che è stato raggiunto.
L’ultimo round di colloqui di riconciliazione nazionale avviene in mezzo a un’ondata di feroci attacchi sionisti contro tutti i palestinesi: confische di terreni, demolizioni di case, profanazione di luoghi sacri, il blocco brutale in atto di Gaza, maltrattamenti e abuso dei nostri eroici prigionieri. Le difficoltà incontrate dai nostri nei campi profughi e nelle comunità in esilio continuano, così come le dure condizioni umanitarie della nostra gente dei campi in Siria, che sono solo l’ultimo aggravio di sofferenza dei nostri rifugiati dopo la Nakba palestinese del 1948.
E ‘ ormai evidente che gli sforzi compiuti dalle fazioni palestinesi per raggiungere l’unità nazionale hanno solo prolungato la divisione e rafforzato il suo impatto sulla società palestinese. Nelle scene ripetute e ormai ben collaudate, gli sforzi di riconciliazione sono stati ostacolati da problemi formali o dagli interessi di una fazione o di un’altra, senza tener conto delle conseguenze storiche e nazionali di un tale assurdo modo di operare per raggiungere la riconciliazione nazionale.
Inoltre, è diventato chiaro che la soluzione migliore per unire i palestinesi in patria e in esilio, non solo quelli nei territori occupati della Cisgiordania e della Striscia di Gaza assediata, non è una divisione, o la condivisione delle istituzioni nazionali tra le fazioni palestinesi sulla base di interessi parrocchiali, ma piuttosto attraverso elezioni democratiche del Consiglio nazionale palestinese (PNC), in modo da garantire la partecipazione di tutto il nostro popolo. Tali elezioni democratiche sono il primo passo verso l’attivazione della Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), l’unico, legittimo rappresentante del popolo palestinese. Tale Organizzazione deve riflettere la volontà del nostro popolo palestinese intero, unito, e gli obiettivi nazionali per i quali continua a combattere e lottare: il ritorno dei profughi, la liberazione della nostra patria e l’autodeterminazione nazionale.
Noi, attivisti giovani palestinesi nella Palestina occupata, nei campi profughi e in esilio, perseguendo lo slogan enunciato il 15 Marzo 2011, in cui chiedevamo la fine della divisione nazionale con il ritorno al popolo attraverso elezioni democratiche del PNC, desideriamo affermare il nostro rifiuto di un approccio assurdo verso il raggiungimento dell’unità nazionale, per il quale tutte le fazioni palestinesi sono responsabili, e sottolineiamo:
• La necessità di elezioni democratiche, dirette del PNC in cui tutti i palestinesi possano partecipare, come primo passo per unire i palestinesi in patria e in esilio sotto l’egida dell’OLP;
• La responsabilità di avanzare e promuovere la causa nazionale palestinese, che non si limita alle fazioni palestinesi, ai partiti o alla loro valutazione delle difficili situazioni attuali affrontate dal nostro popolo. Piuttosto, la causa nazionale appartiene a tutto il popolo palestinese, che ha pagato il prezzo dell’usurpazione delle sue terre e della pulizia etnica in corso dalla Nakba fino ad oggi, ed è lo stesso popolo, specialmente i giovani, che deve essere attivo per promuovere e organizzare le elezioni del PNC, e far rivivere così le nostre istituzioni nazionali, i sindacati e gli organismi, al fine di superare le sfide collettive che abbiamo di fronte.
Viva la Palestina, libera e araba come la sua gente
17 Febbraio 2013
Firmano:
• Palestinians for Dignity – Ramallah
• The Independent Youth Movement (Herak) – Ramallah
• Youth who Love their Country – Ramallah
• The Arab Palestinian Cultural Center – Lebanon
• The Palestinian Cultural Center – Shatila Refugee Camp
• Palestinian Cultural Centers – American Lebanese University, American University of Beirut, Lebanese International University and Arab University of Beirut
• Ma’an Group – Shatila Refugee Camp
• Ma’an Group – Burj Al Barajneh Refugee Camp
• Youth for Return – in the countries of exile, Arab countries, Europe and North America
• Giovani Palestinesi in Italia
• Abna’ Al Balad Movement, Youth Section – Palestine ’48