Nostra traduzione dall’Alternative Information Center
di Tania Kepler
Oggi, 17 aprile, è la giornata dei prigionieri palestinesi, in cui si commemora la liberazione di Mahmoud Hijazi del 1974, durante il primo scambio di prigionieri tra israeliani e palestinesi.
Quest’anno giunge nel bel mezzo di un’ondata di arresti di massa ed arbitrari condotti dalle forze militari israeliane nel villaggio di Awarta, nella West Bank, in seguito all’omicidio di una famiglia di 5 persone nella colonia confinante di Itamar.
In più di 500 tra uomini, donne e bambini sono stati arrestati, interrogati, incarcerati ed obbligati a firmare delle dichiarazioni in ebraico, una lingua che non capiscono.
Sebbene la maggior parte degli abitanti del villaggio sono stati rilasciati nel giro di poche ore, secondo l’Al Meza Center for Human Rights ancora in 50 rimangono agli arresti senza capi d’imputazione, tra cui due bambini.
La situazione dei palestinesi nelle prigioni israeliane è spaventosa. Secondo ADDAMEER, l’organizzazione non governativa che si occupa dei diritti dei prigionieri, attualmente ci sono più di 6,800 palestinesi imprigionati dallo stato israeliano, provenienti da West Bank, Gaza, Gerusalemme Est e dalla Palestina del ’48. Di questi più di 300 sono bambini, 34 sono donne, 18 sono deputati e quasi 300 sono “detenuti amministrativi” – cioè confinati senza processo e senza essere accusati di alcun crimine o con qualche prova contro di loro.
I prigionieri sono detenuti in 17 tra prigioni e centri di detenzione: a Nafha, Ramon, Ashkelon, Beersheba, HaDarom, Gilboa, Shata, Al-Ramla, Damon, Hasharon, Naqab, Ofer e Megiddo.
In oltre 40 anni di occupazione militare israeliana illegale sono stati detenuti illegalmente palestinesi provenienti da tutte le estrazioni sociali. Secondo ADDAMEER più di 650,000 dall’inizio dell’occupazione del ’67.
Dal ’67 sono circa 10,000 le donne arrestate e detenute per le ordinanze militari che governano quasi ogni aspetto della vita nei territori occupati. Dal primo febbraio 2011 sono 36 le donne palestinesi arrestate, di cui 3 in detenzione amministrativa. I due carceri femminili per le palestinesi sono localizzati fuori dai territori occupati del ’67, in diretta violazione della Quarta Convenzione di Ginevra.
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