Attivista che viveva nel campo profughi di Dheishe è stato arrestato dalle autorità Israeliane. Ora vuole rinunciare alla cittadinanza.
di Luca Salerno
L’attivista Israeliano Andrew Pshenichnikov, 23 anni ex soldato dell’IDF, è stato arrestato nel campo profughi di Dheishe (Betlemme) dove viveva da oltre 2 mesi. L’attivista è stato in detenzione per 8 giorni nella stazione di polizia della colonia di Kiryat Arba.
I cittadini israeliani non sono autorizzati ad entrare nell’Area A (sotto controllo dell’Autorità Palestinese) e perciò l’attivista era tecnicamente illegale secondo la legge israeliana.
Durante l’interrogario Andrew ha dichiarato che vuole rompere qualsiasi legame con Israele e rinunciare alla cittadinanza israeliana per fare richiesta di quella palestinese. Il 10 giugno è stato rilasciato sotto condizionale e gli è stato vietato di entrare in Area A in attesa della fine del procedimento contro di lui. Pshenichnikov ha già dichiarato che non accetterà il giudizio della corte dato che lui non riconosce la legittimità del governo israeliano.
Andrew, nato in Tajikistan ed arrivato in Israele all’età di 13 anni, ha servito nell’IDF per 4 anni (uno in più della leva obbligatoria). Dopo una lunga riflessione è arrivato alla conclusione che Israele è un rappresentante degli interessi delle potenze occidentali in Medio Oriente e che il movimento Sionista ha fatto un uso cinico della religione ebraica per perseguire i propri fini politici. É stato allora che ha deciso di apprendere l’arabo e di trasferirsi nel Campo profughi di Dheishe dove è stato arrestato. Nena News