18 Febbraio ad Albano: Assemblea Pubblica sulla palestina

Il  criminale
massacro attuato con l’operazione “piombo fuso” è in linea con l’ obiettivo di
perseguire una pulizia etnica nei confronti dei Palestinesi. Gaza è di fatto,
con la chiusura di tutti i valichi, un’enorme prigione a cielo aperto, dove il
perdurare del criminale embargo occidentale e dell’occupazione militare
israeliana rende impossibile la vita ai palestinesi.
Anche la West Bank continua ad essere sotto assedio: oltre diecimila
prigionieri politici, costante confisca delle terre, allargamento delle
colonie, e l’innalzamento del muro della vergogna.

Parlare oggi di appoggio e solidarietà alla causa
palestinese significa
una azione politica quotidiana, incessante, per conseguire  la fine dell’occupazione colonialista da
parte di Israele.  Questo permetterebbe
di ridimensionare il radicamento di strutture religiose integraliste e della islamizzazione
forzata come Hamas e al tempo stesso si pone  fuori dalla logica di presunte leadership che
hanno sostenuto nel tempo negoziati fallimentari  che di fatto permettono la continuazione
della colonizzazione.

Sostenere la resistenza
del popolo palestinese significa chiedere la
fine dell’assedio e dell’ embargo  internazionale,   la liberazione  di 
tutti   i   prigionieri, 
l’ apertura di tutti i confini , l’abbattimento del Muro
dell’apartheid. 
Significa lo smantellamento degli insediamenti nei Territori
Occupati e  il
diritto al ritorno per tutti i profughi.

Per questo crediamo necessario solidarizzare  con chi in Palestina si sta battendo per una
resistenza politica di massa , popolare e marcatamente laica, fino al
conseguimento del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla
liberazione di tutta la terra di Palestina.

 

ASSEMBLEA PUBBLICA

Giovedi 18 febbraio ore 17.00

                ALBANO SALA VESPIGNANI (vicino al Museo Civico)

 

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