Raja Khalidi, Il consenso neoliberale in Palestina

Tradotta da Near East News Agency

Si rischia che i “cittadini” dell’Anp si adagino in una vita apparentemente normale. Che si accontentino di un futuro indefinito senza una vera politica economica che vada oltre l’erogazione di servizi ed aiuti e che crei le condizioni per la fine dell’occupazione.

DI RAY SMITH*

(questa intervista e’ stata realizzata prima dell’accordo di “riconciliazione nazionale palestinese”, firmato lo scorso 4 maggio)

Roma, 06 maggio 2011, Nena News – La Banca Mondiale, il FMI e il Coordinatore Speciale ONU per il processo di pace in Medio Oriente (UNSCO) hanno pubblicato propri comunicati in appoggio al programma statuale dell’Autorità Palestinese. Affermano che da un punto di vista istituzionale l’ANP è pronta per l’istituzione di uno stato nel prossimo futuro. Continue reading

Posted in Analisi | Comments Off on Raja Khalidi, Il consenso neoliberale in Palestina

5 giugno: Assemblea di solidarietà con i prigionieri politici palestinesi

Domenica 5 giugno @ Orto Botanico di Genzano (Viale Matteotti, 77)

H. 18:00

Resoconto dal Convoglio Restiamo Umani, di ritorno da Gaza

Assemblea Pubblica

H.21:00

Proiezione del film “Route 181”

Cena Sociale

Fin dalla mattinata durante il mercatino ci sarà un banchetto con materiale informativo e con il Dossier sui rapporti economici italoisraeliani Continue reading

Posted in Iniziative | Comments Off on 5 giugno: Assemblea di solidarietà con i prigionieri politici palestinesi

Le colonie vengono valutate 18,8 miliardi di dollari!

Nostra traduzione dall’International Middle East Media Center

di Kevin Murphy

JNet ha segnalato un nuovo studio del Macro Center for Political Economics, un istituto che veniva finanziato dallo stato israeliano, che ha valutato le case dei coloni in West Bank per 18,8 miliardi di dollari.

Continue reading

Posted in West Bank | Comments Off on Le colonie vengono valutate 18,8 miliardi di dollari!

cronache da gaza: la corrispondenza di un nostro compagno che ha partecipato al Convoglio Restiamo Umani.

Emanuele Calitri

da Gaza
Stamattina nella Striscia di Gaza si è tenuta la manifestazione di commemorazione della Nakba. Fin dalla mattina migliaia di Gazawi si sono dati appuntamento ad Eretz, hanno varcato il valico e sono entrati nella buffer zone, la zona cuscinetto che Israele ha imposto sul territorio palestinese e che “protegge” manu militari separando i contadini dai propri campi e spesso lasciando isolate le abitazioni.
Questo massiccio e pacifico ingresso, il più partecipato della storia, ha visto la pronta risposta dell’esercito, che ha iniziato con dei lanci di lacrimogeni ed ha continuando bersagliando la folla con cecchini e con i tank. Malgrado il via vai di ambulanze la mobilitazione ha continuato a crescere con un flusso sempre costante di macchine, taxi e camioncini carichi di manifestanti, che dopo essersi riappropriati dei terreni hanno annunciato di voler rimanere anche per la notte. Il corteo ha visto la partecipazione di tutte le formazioni politiche recentemente riunificate, insieme ad uomini e donne di tutte le età.
Importante è stata anche la presenza di un’ottantina di attivisti internazionali riuniti nel Co.R.Um.(Convoglio Restiamo Umani), la prima delegazione di stranieri che è riuscita ad entrare nella Striscia dall’apposizione del blocco israeliano, che è scesa in piazza con i giovani del manifesto GYBO. Un primo bilancio delle vittime parla di una sessantina di feriti, di cui dieci molto gravi, tra cui un giornalista ed una staffetta medica, ricoverati tra gli ospedali di Sifa ed al Awda. Contraddittorio invece è il numero dei morti: fonti ufficiali palestinesi accertano due vittime, tra cui anche un bambino di età compresa tra i 12 e i 14 anni. Voci ufficiose parlano invece di un numero che va da 5 a 7, tra cui anche due donne.
La Nakba, che in arabo significa “catastrofe”, è la cacciata dei palestinesi da parte del neonato esercito sionista avvenuta nel ’48. Evento molto importante nella cultura palestinese, quest’anno si è trasformata in un evento di massa su scala internazionale. Ciò è stato permesso sia dai processi rivoluzionari in corso nel Maghreb e nel Mashreq, che hanno portato alla caduta o all’indebolimento di quei regimi collaborazionisti di Israele e che hanno permesso alle masse arabe di riportare nella propria agenda politica la questione israelopalestinese. Per questo anniversario, infatti, dai paesi confinanti con la Palestina Storica (Siria, Libano, Giordania ed Egitto) sono partiti numerosi convogli che hanno provato ad entrare nella Striscia e in
West Bank. Dalla sola Piazza Tahrir sono partiti un centinaio di pullmann carichi di attivisti che si sono scontrati duramente con l’esercito egiziano e riportando anche numerosi morti.
Altro fattore importante è stata la riconciliazione tra Hamas e Fath, appoggiata da tutte le altre formazioni. La riunificazione della leadership palestinese ha permesso di mettere da parte le lotte fratricide che dal 2006 hanno portato alla divisione in due autorità politiche e a sanguinosi scontri che hanno fortemente indebolito la capacità di affrontare i soprusi israeliani, ed il giorno della Nakba è stato il primo evento pubblico che sancisce questo nuovo corso di resistenza. E tra i giovani di Gaza, come sui vari gruppi internet, si parla già di una Terza Intifada.

http://www.ilmegafonoquotidiano.it/news/cronache-da-gaza

Posted in General | Comments Off on cronache da gaza: la corrispondenza di un nostro compagno che ha partecipato al Convoglio Restiamo Umani.

29 aprile: presentazione del dossier a Centocelle!

Continue reading

Posted in BDS, Iniziative | Comments Off on 29 aprile: presentazione del dossier a Centocelle!

Bil’in: si conclude la conferenza sulla resistenza popolare

da Freepalestine

Continue reading

Posted in West Bank | Comments Off on Bil’in: si conclude la conferenza sulla resistenza popolare

Giornata dei prigionieri palestinesi

Nostra traduzione dall’Alternative Information Center

di Tania Kepler

Oggi, 17 aprile, è la giornata dei prigionieri palestinesi, in cui si commemora la liberazione di Mahmoud Hijazi del 1974, durante il primo scambio di prigionieri tra israeliani e palestinesi.

Continue reading

Posted in Antisionismo | Comments Off on Giornata dei prigionieri palestinesi

Operazione Piombo Fuso-bis, Yisrael Beiteinu sostiene un’altra invasione.

Nostra traduzione da Palestine Monitor

Dopo aver abbandonato la cessazione delle ostilità proposta da Hamas, gli influenti politici appartenenti a Yisrael Beiteinu stanno promuovendo un’altra invasione di Gaza.
Fonte: Guardian.co.uk Continue reading

Posted in Gaza, Piombo Fuso | Comments Off on Operazione Piombo Fuso-bis, Yisrael Beiteinu sostiene un’altra invasione.

Addio, Vik

I Compagni dei castelli sono vicini alla famiglia e agli amici di Vittorio.

Stay Human___Restiamo Umani

da Peace Reporter

Vittorio Arrigoni è stato strangolato dai rapitori durante un blitz dei miliziani di Hamas nella casa in cui era tenuto ostaggio a Gaza City

Continue reading

Posted in General | Comments Off on Addio, Vik

[VIDEO]Gli studenti della Brandeis University chiedono l’arresto di Avi Dichter

Tramite Electronic Intifada

Posted in BDS | Comments Off on [VIDEO]Gli studenti della Brandeis University chiedono l’arresto di Avi Dichter